Sunday, 2 December 2012

oceani di...

Uno passa la vita chiedendosi come sia mai possibile che regimi come il fascismo, il nazismo, o il comunismo storico si affermino in modi più o meno – come dire – non democratici, ma con un ampio appoggio popolare. Con il tacito appoggio dei potenti, e le grida di piazza degli ignoranti.

Personalmente, oggi arrivo alla risposta a questa domanda. E mi accorgo che il fastidio che mi dava questa domanda era preferibile all’orrore della risposta: l’infinità della stupidità.

Einstein ebbe a dire "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi." Non ci sono infatti ragioni per dubitare della sconfinatezza della stupidità dell’uomo. La stupidità - si sa - è l’oppio dei popoli, e forse l’unico vero motore della storia – se per storia intendiamo la serie di balle scritte dai potenti.

E mentre questi pensieri mi portano a quel punto dello sconforto dove neppure il turpiloquio serve a nulla, ecco - fresca come la rugiada - la Parola del Salmo 4:
Fino a quando, o uomini, la mia gloria sarà nuda?
Fino a quando amerete la vanità e desidererete la menzogna?

I padri della Chiesa insegnavano che la gloria di Dio è l’essere umano quando è pieno della vita. E la gloria di Dio è nuda, violentata, calpestata. Nelle donne e negli uomini che vengono presi in giro con la balla del dare sempre la colpa a qualcun altro – il capro espiatorio su cui sfogare la nostra bambinesca non accettazione di noi stessi. Nelle donne trattate come oggetti. Nei diritti delle minoranze calpestati. Nei giovani presi a sputi in faccia con la vecchia barzelletta del “siete il futuro”.

Che io sappia, il cane è l’unico animale che si mangia il proprio vomito. Credevo questo fosse il record dello schifo, ma mi sbagliavo. Peggio ancora è quando l’uomo sceglie la via che porta all’ignoranza, alla schiavitù – mentale prima e materiale poi. Se poi è un popolo... allora altro che i secchielli... oceani di stupidità, oceani di vomito!
Che rabbia!

Lo stesso salmo, poi, sembra parlare a me, che sono pieno di rabbia e darmi la buona notte:
Riflettete nei vostri cuori, ma non peccate;
adiratevi nei vostri giacigli, ma tacete;
offrite sacrifici di giustizia e abbiate fiducia nel Signore.
In pace, appena mi corico, m'addormento
poiché tu, o Signore, anche se solo, in sicurezza mi fai riposare.

Buona notte a tutti.
In attesa di svegliarci da questo incubo di stupidità.

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