Personalmente, oggi arrivo alla risposta a questa domanda. E mi accorgo che il fastidio che mi dava questa domanda era preferibile all’orrore della risposta: l’infinità della stupidità.
Einstein ebbe a dire "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi." Non ci sono infatti ragioni per dubitare della sconfinatezza della stupidità dell’uomo. La stupidità - si sa - è l’oppio dei popoli, e forse l’unico vero motore della storia – se per storia intendiamo la serie di balle scritte dai potenti.
E mentre questi pensieri mi portano a quel punto
dello sconforto dove neppure il turpiloquio serve a nulla, ecco - fresca come la rugiada - la Parola del Salmo 4:
Fino a quando, o uomini, la mia gloria sarà
nuda?
Fino a quando amerete la vanità e desidererete la
menzogna?
I padri della Chiesa insegnavano che la gloria di
Dio è l’essere umano quando è pieno della vita. E la gloria di Dio è nuda,
violentata, calpestata. Nelle donne e negli uomini che vengono presi in giro
con la balla del dare sempre la colpa a qualcun altro – il capro espiatorio su
cui sfogare la nostra bambinesca non accettazione di noi stessi. Nelle donne
trattate come oggetti. Nei diritti delle minoranze calpestati. Nei giovani
presi a sputi in faccia con la vecchia barzelletta del “siete il futuro”.
Che io sappia, il cane è l’unico animale che si
mangia il proprio vomito. Credevo questo fosse il record dello schifo, ma mi
sbagliavo. Peggio ancora è quando l’uomo sceglie la via che porta
all’ignoranza, alla schiavitù – mentale prima e materiale poi. Se poi è un popolo... allora altro che i secchielli... oceani di stupidità, oceani di vomito!
Che rabbia!
Lo stesso salmo, poi, sembra parlare a me, che
sono pieno di rabbia e darmi la buona notte:
Riflettete
nei vostri cuori, ma non peccate;
adiratevi
nei vostri giacigli, ma tacete;
offrite
sacrifici di giustizia e abbiate fiducia nel Signore.
In
pace, appena mi corico, m'addormento
poiché
tu, o Signore, anche se solo, in sicurezza mi fai riposare.
Buona
notte a tutti.
In
attesa di svegliarci da questo incubo di stupidità.
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