Lc 19,1-10
Giosuè, prima di
mettere a fuoco e fiamme la città, a Gerico aveva salvato una prostituta, che aveva
ospitato i suoi uomini.
Gesù a Gerico viene ospitato da un pubblicano, e lo salva.
Zaccheo – che poi
vorrebbe dire “Innocente” (era davvero il suo nome, o un soprannome messogli
dalla gente per la sua cattiva fama?) – aveva fatto il primo passo.
Non riuscendolo a
vedere “perchè basso”, aveva preso l’iniziativa e si era arrampicanto sull’albero.
Per un uomo della sua posizione sociale, forse salire sull’albero era scendere
nel ridicolo. Già qua comincia la conversione.
Ma quello che
soprende è la voglia, quasi l’inquietudine che ha Zaccheo/Innocenzo di vedere
Gesù. “Il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in te” dirà un giorno s.
Agostino.
Ma chi era basso?
Il testo non è completamente chiaro. Anzi, forse è volutamente equivoco. “Non
riusciva a vederlo a causa della folla, perchè era basso di statura”.
Era basso
Zaccheo, o Gesù?
Gesù ha sempre
mostrato predilezione per i piccoli. Quelli che si umiliano di fronte alla
misericordia di Dio. “Ha guardato all’umiltà della sua serva”.
Certo Zaccheo, se
non era piccolo di statura fisica, lo era nell’opinione della gente, che lo
disprezzava.
Ma forse la
piccolezza fisica non è che un segno.
Gesù – che nel
frattempo da cercato si è trasformato in colui che cerca – lo chiama ad
abbassarsi, a scendere dall’albero.
E mi ha sempre
colpito che la prima cosa che Zaccheo fa, dopo essere sceso, è alzarsi in
piedi. Ma che gioco stiamo giocando? Chi è alto, chi è basso, chi sale, chi
scende?
È Dio che abbassa
chi si è alzato
e innalza chi si
è abbassato.
“Voglio venire a
casa tua”
Come lo ha detto
a Zaccheo, lo dice a me e a te oggi.
Se gli apriamo la
porta, allora prima ancora che sia lui ad entrare, quando ancora non abbiamo
fatto un passo verso casa, già è entrata la salvezza: “oggi la salvezza è
entrata in questa casa”. Certo, non parlava del domicilio di Zaccheo, perchè non
avevano ancora fatto un passo.
Ma la conversione
di Zaccheo porta la salvezza a Gerico, la città maledetta e peccatrice, protagonista
di guerre e castighi divini antichi.
La conversione
del peccatore è la salvezza di chi si credeva giusto.
Se non ci capita
di incontrare il Maestro – che forse si è fatto troppo piccolo per noi folla –
speriamo almeno di incontrare Zaccheo!
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